Andrea MercantiFotografo per passione

Andrea Mercanti inizia a fotografare nel ‘75 con una Fujica ST801, la prima macchina fotografica con esposimetro a led.

Insieme alla macchina fotografica acquista, con un gruppo di  amici, tutto l’occorrente per una camera oscura minimale, che viene montata in garage, in cucina, in camera da letto, a seconda delle disponibilità.

Dall’85 al 2000, si dedica alla fotografia solo saltuariamente. Riprende a fotografare con delle fotocamere bridge, riacquistando il gusto della ricerca fotografica, dedicandosi a concerti, paesaggi, foto di strada.

Poi il ritorno alle reflex, nel 2014, e l’approfondimento di alcuni argomenti, quali la street art e la danza.

Inizia anche a fotografare luoghi abbandonati, prima perché sono i posti dove poter portare street artists ad esprimere le proprie opere, e poi proprio per ricercare quelle atmosfere che si creano in questi posti.

Fotografa principalmente vecchie fabbriche, castelli, vecchi manicomi, ospedali, chiese, ed a volte utilizzando questi posti come location per servizi fotografici.

La svolta decisiva, e l’interesse molto più profondo per il jazz, avviene durante il Carnevale del 2016, quando incontra una banda di ragazzini che suonano jazz per strada insieme a varie altre bande e tramite ;oro entra in contatto con il loro maestro.

Da qui parte la frequentazione di jazzisti, prevalentemente dell’ambiente romano prima, e poi via via allargando la conoscenza a tanti altri gruppi di jazz. 

Nel 2020 un suo scatto, effettuato durante un concerto all’Auditorium, entra nella short list del Jazz World Photo.

Dal 2015 al 2018 fa parte del gruppo di fotografi che partecipa alla ripresa fotografica del Jazz Italiano per le Terre del Sisma. Dal 2020 continua da solo questa attività, non coordinato in un gruppo.

Nel 2019 collabora alla creazione del gruppo Fotografi Jazz Roma.

 

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